L'intervento di mastopessi a Roma (ifting del seno), eseguita dal Dott. Andrea Ingratta, è una procedura di chirurgia estetica che consente di risollevare il seno migliorandone la forma e la consistenza senza aumento o diminuzione del volume. Se richiesto si può associare alla mastopessi a Roma una mastoplastica additiva con l’inserimento di protesi mammarie per aumentare contestualmente il volume o una mastoplastica riduttiva per ridurre le dimensioni delle mammelle.

 

MASTOPESSI A ROMA - INDICAZIONI

Ad incidere sulla tonicità e compattezza di un seno posso essere diversi fattori. In particolare a minare la bellezza dei seni sono condizioni di gravidanza e allattamento, le cospicue variazioni di peso, la forza di gravità ed i naturali processi d’invecchiamento, che generano una perdita dello spessore e dell’elasticità della pelle. Per questo motivo, le candidate ideali per l’intervento di mastopessi sono donne in buone condizioni di salute il cui seno ha perso tono ed elasticità e risulta essere particolarmente rilassato sulla parete toracica. Il lifting del seno consente di ritirare su il seno donandogli un aspetto più armonioso e tonico, migliorandone la forma e riposizionando i capezzoli. Con l'intervento è inoltre possibile ridurre il diametro delle areole mammarie nonché correggere eventuali asimmetrie.

 

LA PTOSI MAMMARIA

La discesa del seno sul torace viene tecnicamente definita “ptosi”, la sua gravità dipende dal grado di rilassamento delle mammelle e si misura valutando il rapporto esistente tra il complesso areola capezzolo e il solco sottomammario.

 

E’ così possibile distinguere: Ptosi mammaria di primo grado: quando il complesso areola capezzolo si trova a livello del solco sottomammario fino ad un centimetro sotto.

  1. Ptosi mammaria di secondo grado: quando il complesso areola capezzolo si trova da 1 a 3 centimetri sotto il solco sottomammario.
  2. Ptosi mammaria di terzo grado: quando il complesso areola capezzolo si trova oltre a 3 centimetri sotto il solco sottomammario.

Stabilire con esattezza il grado di ptosi, analizzando attentamente le caratteristiche della cute e dei tessuti di rivestimento della paziente permette di scegliere la tecnica migliore per la risoluzione del caso.

 

VISITA PREOPERATORIA PER LA MASTOPESSI

La visita preoperatoria è un momento fondamentale nella pianificazione di un intervento di mastopessi e consente alla paziente di esprimere i propri desideri e le proprie aspettative e al chirurgo di valutare la situazione di partenza analizzando le caratteristiche proprie di ciascuna paziente e scegliere il trattamento più adeguato alla risoluzione del caso. Viene spiegata dettagliatamente la tecnica operatoria, i risultati realmente ottenibili e le eventuali complicanze legate all’intervento. Si prescrivono gli esami pre-operatori e a seconda del singolo caso un ecografia o una mammografia per valutare lo stato di salute della paziente.

 

INTERVENTO DI MASTOPESSI A ROMA – LIFTING DEL SENO

L’intervento di mastopessi si esegue in anestesia generale o in taluni casi in anestesia locale con sedazione profonda e ha una durata di circa due ore e mezza; è possibile tornare al proprio domicilio il giorno stesso (day surgery) o rimanere una notte in clinica. Attraverso delle sottili incisioni viene asportata la pelle in eccesso, come preventivamente pianificato, sollevato e riposizionato il complesso areola capezzolo e modellata la ghiandola mammaria, a questo punto se richiesto vengono inserite le protesi mammarie. La cute viene attentamente suturata e applicato una medicazione compressiva. All’intervento di mastopessi residuano inevitabilmente delle cicatrici tanto più estese quanto più sono rilassate le mammelle; queste saranno localizzate nelle ptosi lievi attorno al complesso areola capezzolo (tecnica round block) mentre nelle ptosi più importanti è necessario aggiungere una cicatrice verticale e una piccola orizzontale nel solco sottomammario.

 

VIDEO INTERVENTO Mastopessi

 

TECNICHE E INCISIONI

Per lo spostamento dell'areola nella sede “naturale” e per la sutura dei lembi il chirurgo deve valutare, nel corso della visita preparatoria, quale tecnica chirurgica potrà risultare più idonea alla risoluzione del caso. Esistono infatti diverse tipologie di incisioni che vengono eseguite a seconda della necessità nell’intervento di mastopessi.

  1. Nei casi di ptosi lieve è possibile risollevare il seno e migliorarne la forma attraverso una sola incisione lungo tutto il bordo dell’areola; questa tecnica viene definita round block e permette di risollevare le mammelle fino a 2-3 cm; è consigliato l’utilizzo di un impianto protesico per ridare proiezione al cono mammario;

  2. Nei casi di ptosi moderata le mammelle possono essere risollevate e riposizionate mediante la cosiddetta “tecnica a cicatrice verticale” che prevede la presenza di un esito cicatriziale, generalmente poco evidente, tutto intorno al capezzolo e dal capezzolo al solco sottomammario. A seconda della quantità di tessuto ghiandolare e adiposo della paziente è possibile o meno inserire una protesi;

  3. Infine quando ci si trova di fronte a mammelle molto pendule con una ptosi grave è necessario ricorrere alla tecnica a “T rovesciata” o ad “ancora”; questa prevede una incisione intorno al complesso areola capezzolo, una incisione verticale dal capezzolo al solco ed una cicatrice orizzontale lungo il solco sottomammario.

 

L'UTILIZZO DELLE PROTESI

Procedere o meno all'inserimento di protesi durante un intervento di mastopessi è una scelta strettamente connessa alle condizioni di ptosi e svuotamento del seno presentato dalla paziente. Utilizzare infatti le protesi può in alcuni casi presentarsi come una reale necessità qualora il solo riposizionamento dei seni non risultasse sufficiente per garantire un risultato armonico e naturale e le mammelle si presentassero troppo vuote. Tuttavia, a volte, si preferisce evitarne l'inserimento per sopperire ad una possibile e frequente tensione importante delle future cicatrici. Anche per questo motivo, la scelta delle eventuali protesi deve essere condotta dal chirurgo tenendo conto in primis della struttura e condizione del seno, per assicurare una naturalezza estetica e ridurre a zero il rischio di una eccessiva e anomala visibilità delle cicatrici.

 

LE CICATRICI DI UNA MASTOPESSI

Differentemente da una mastoplastica additiva l'operazione di mastopessi prevede un numero maggiore di incisioni e quindi di suture per ottenere un sollevamento del seno e un riposizionamento nella sua sede naturale. Questo genera spesso preoccupazione rispetto a quello che potrebbe essere l'aspetto delle future cicatrici e la loro evidenza anche dopo anni dalla mastopessi. Le principali incisioni che potrebbero risultare evidenti sono in particolar modo quelle verticali, ad ancora o a T rovesciata. Tuttavia a riguardo è importante ricordare che, per quanto non esista un intervento di lifting del seno senza cicatrici, grazie ai progressi nel campo della chirurgia plastica estetico è stato possibile ridurre notevolmente i segni permanenti sul tessuto mammario sensibile, rendendo la procedura praticamente priva di esiti cicatriziali particolarmente evidenti. In caso però di inserimento di protesi in accordo ad lifting mammario, le cicatrici potrebbero generare qualche evidente problema. Pur infatti ottenendo un netto riempimento e risollevamento dei seni, le protesi, possono causare, se di volume non adatto alla paziente, un espansione tissutale quindi una tensione innaturale delle cicatrici che potrebbero risultare più evidenti del dovuto. L'inserimento di protesi dovrebbe infatti essere previsto solo in casi specifici per i quali i rischi di conseguenze negative sugli esiti cicatriziali non sono previsti. Ecco dunque perché è importante che il chirurgo ricorra alle tecniche più recenti e più avanzate per eseguire l'intervento di mastopessi. Inoltre qualora le cicatrici compromettessero l'esteticità del nuovo seno, esistono trattamenti di medicina estetica appositamente studiati per ottenere un netto miglioramento del loro aspetto, riducendone la visibilità attraverso un numero prestabilito di sedute; sono disponibili anche trattamenti di micro-chirurgia che possono essere utili nei casi di cattiva cicatrizzazione e perciò evidenti segni di sutura. Va pertanto sottolineato che la risposta cicatriziale è difatti una caratteristica soggettiva del paziente.

 

LE MEDICAZIONI

Al termine dell'intervento di mastopessi, il chirurgo applicherà una prima medicazione compressiva che il paziente dovrà sopportare per alcuni giorni. Successivamente a dopo la rimozione della prima medicazione, il chirurgo consiglierà l'utilizzo di apposito reggiseno compressivo in grado di fornire il giusto supporto alla forma del nuovo seno e contribuirà a diminuire il gonfiore.

 

DOPO L’INTERVENTO

Le mammelle dopo l’intervento appariranno lievemente più alte del normale e tendono a stabilizzarsi con il trascorrere del tempo, è presente un modesto gonfiore variabile da caso a caso e il dolore post operatorio è generalmente di lieve entità controllabile con i farmaci prescritti alla dimissione. Dopo 4-5 giorni è possibile riprendere le normali attività quotidiane, dopo una settimana tornare a lavoro evitando eccessivi sforzi con gli arti superiori mentre per l’attività fisica è necessario attendere almeno tre settimane. Se il lavoro richiede inoltre una costante e notevole attività fisica, è bene evitarla e restare a riposo per almeno due settimane. Per i primi giorni è consigliato dormire con il busto rialzato; è infatti sconsigliato dormire sulla pancia almeno per le prime settimane dall'operazione. Per i primi mesi post-operatori sono prevista visite di controllo medico necessarie perché il chirurgo valuti e si assicuri di una corretta convalescenza del paziente.

 

RISCHI E COMPLICANZE

La mastopessi è un intervento di superficie e le complicanze sono rare e facilmente gestibili. Sono costituite dal rischio di infezione, dal sanguinamento post operatorio (ematoma) e da alterazioni della cicatrizzazione, nel caso vengano inserite delle protesi mammarie vanno tenute in considerazione le complicanze specifiche della mastoplastica additiva. Inoltre da non sottovalutare è l'importanza delle valutazioni del medico rispetto all'inserimento o meno di protesi associate a mastopessi. Qualora infatti le condizioni estetiche della paziente non risultassero idonee per sostenere le protesi, potrebbero presentarsi danni estetici relativi agli esiti cicatriziali che risulterebbero molto evidenti. Pertanto è fondamentale affidarsi a mani esperte e di comprovata esperienza nel settore.

 

RISULTATO

I risultati di un intervento di mastopessi saranno evidenti in toto una volta rimosse definitivamente le medicazioni. Il seno apparirà nettamente più sodo e risollevato e le suture potrebbero risultare più evidenti nei primi tempi per poi sbiadirsi col passare dei mesi. Inizialmente il seno potrebbe risultare ancora gonfio e quindi sarà opportuno attendere qualche settimana per poter valutarne l'effettiva e definitiva grandezza e tonicità.

 

Per maggiori informazioni sull'intervento di chirurgia plastica estetica di mastopessi a Roma c/o lo Studio Medico in Via Angelo Poliziano, 78 - Cap 00184, è possibile contattare il Dott. Ingratta telefonando al numero oppure scrivendo direttamente attraverso il sito nell'apposito modulo di contatti.

Per garantire la massima tranquillità e trasparenza a tutti i pazienti che si recano presso i suoi centri il Dott. Ingratta garantisce l'utilizzo di prodotti certificati. Dott. Andrea Ingratta


Dott. Andrea Ingratta Dott. Andrea Ingratta