Ricorrere alla chirurgia plastica per cambiare il proprio seno è una scelta importante per ogni donna. Non tutte però puntano all'intervento di mastoplastica per ottenere un seno più tonico e voluminoso. Ci sono donne infatti che guardano al mondo della chirurgia mammaria per perdere una o più taglie del proprio décolleté. Si parla in questo di caso di una mastoplastica riduttiva.
L'operazione permette di correggere qualsiasi tipo di ipoplasia mammaria donando al seno un aspetto più armonico ma soprattutto rimediando a problemi spesso di salute dettati dal peso di un décolleté troppo abbondante. Ma come si svolge l'intervento? E le cicatrici saranno evidenti? Per le risposte a queste e altre domande, abbiamo dato parola al noto chirurgo plastico, il Dott. Ingratta Andrea.
Dott. Ingratta perchè le donne ricorrono alla mastoplastica riduttiva?
«Le donne che ricorrono a questo intervento in molti casi non lo fanno solo per una questione estetica. Un seno particolarmente grande può infatti influire anche su una corretta postura e, in alcuni casi, rappresentare anche un fattore di insicurezza che spinge la paziente a nascondere il proprio aspetto. Cifosi, ossia la gobba, o rotazione, ossia scoliosi, della colonna vertebrale o della gabbia toracica sono talvolta riconducibili ad un peso eccessivo delle mammelle. Non solo. Un seno eccessivo può rendere difficile lo svolgimento di attività quotidiane come le pratiche sportive».
Come si svolge l'operazione?
«L'intervento di mastoplastica riduttiva viene eseguito in anestesia lacale con sedazione o,se ritenuto opportuno, in anestesia generale. L'operazione prevede l'asportazione della pelle in eccesso, e il riposizionamento del complesso areola capezzolo. Per ottenere un risultato naturale si esegue anche un'asportazione di una pozione di tessuto mammario a seconda del singolo caso rispettando le proporzioni di ciascun torace. La cute viene poi delicatamente suturata e applicato un bendaggio contenitivo che verrà sostituito da un apposito reggiseno».
Dott. Ingratta, dopo l'intervento è possibile allattare?
«Tutto dipende dalla tecnica. Quando la riduzione dei seni è minima è possibile che la funzionalità d’allattamento sia conservata in quanto il collegamento tra ghiandola mammaria e dotti galattofori non viene compromessa. La tecnica utilizzata per la riduzione del seno potrebbe in altri casi condizionare questa funzione. Difatti, qualora l’intervento prevedesse la rimozione abbondante di seno con annesso riposizionamento dei capezzoli, anche nota come tecnica di Torek, non sarà possibile in seguito allattare».
E per le cicatrici?
Chi opta per l'intervento è spesso frenato dai possibili esiti cicatriziali post operatori, in quanto le incisioni necessarie alla correzione dei seni sono molteplici, generalmente a forma di ancora o a “T rovesciata”. Queste ultime sono localizzate intorno all’areola, lungo la verticale che unisce l’areola al solco sottomamammario e lungo il solco stesso. Tuttavia si precisa che la cicatrizzazione è un fenomeno biologico complesso e varia da soggetto a soggetto, in linea del tutto generale queste tendono ad attenuarsi e a migliorarsi con il trascorrere del tempo.
Per maggiori informazioni sulla mastoplastica riduttiva a Roma c/o lo Studio Medico in Via Angelo Poliziano, 78 - Cap 00184, è possibile contattare il Dott. Ingratta telefonando al numero 333.81.01.257 oppure scrivendo direttamente attraverso il sito nell'apposito modulo di contatti.