Evidenti sin dalla tenera età e difficili da nascondere, le orecchie a sventola sono uno tra i difetti estetici più corretti con interventi di chirurgia plastica.
In particolare l'operazione che consente di riposizionare il padiglione auricolare, donandogli un aspetto più naturale e lineare, è l'otoplastica.
In pochi sanno che l'intervento per la correzione delle orecchie a sventola può essere eseguito anche in età pediatrica quando il difetto è già ampiamente evidente e lo sviluppo auricolare è ormai completo.
Del resto, proprio l'origine di questa dismorfia pare sia ereditaria e il feto sviluppi le orecchie a sventola già intorno al sesto mese di gravidanza. Solo in una ridotta percentuale di casi il problema è riconducibile a fattor i esterni. Inoltre ricorrendo in età pediatrica all'otoplastica, sussistono non pochi vantaggi. A 6 anni la superficie cartilaginea delle orecchie è più morbida e malleabile e ciò permette al chirurgo di poter intervenire con più facilità.
In più intervenendo in tenera età, si può influire sull'autostima e psiche del bambino positivamente, sottraendolo da quelli che sarebbero stati disagi estetici futuri e le possibilità di essere oggetto di scherno.
Il naturale processo di crescita delle orecchie non rischierà inoltre di causare il riproporsi del difetto o la creazione di uno nuovo come l’asimmetria; una volta corrette le orecchie resteranno tali.
Per quanto riguarda la fase operatoria, l'otoplastica per i pazienti più piccoli è in molti casi eseguita in anestesia generale. Il chirurgo esegue un incisione retro-auricolare per rimuovere parte della struttura cartilaginea che causa la dismorfia. Procede poi a suturare i tessuti e applicare una medicazione compressiva.
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